Manuale della tortura by Cia

Manuale della tortura by Cia

autore:Cia [Cia]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-17T12:26:34+00:00


2. La ricognizione

Se l’interrogato è cooperativo sin dall’inizio, o se il rapporto è stabilito durante la fase iniziale e la fonte diviene cooperativa, non occorre una fase di ricognizione; l’interrogante procede direttamente a domande dettagliate. Ma se l’interrogato resiste, diviene necessaria una fase di esplorazione. Sono già state fatte delle ipotesi quanto a ciò che egli può rifiutare di dire: che è un mistificatore, o un agente RIS, o qualcos’altro che egli giudica importante nascondere. Oppure, l’ipotesi può essere che egli abbia saputo di attività del genere da parte di qualcun altro. In ogni caso, lo scopo della ricognizione è di fare un rapido test dell’ipotesi e, ancor più importante, di indagare le cause, l’estensione e l’intensità della resistenza.

Nella fase d’apertura, l’interrogante avrà tracciato le possibili zone di resistenza osservando quali argomenti hanno causato emozione o reazioni fisiche, blocchi della parola o altri indicatori. Adesso egli comincia ad esplorare quelle zone. Ogni interrogante esperto ha osservato che se un interrogato trattiene delle informazioni, la sua ansia aumenta quando l’interrogatorio si avvicina al bersaglio. Più innocuo è l’argomento, più volubile è l’interrogato. Ma man mano che le domande lo rendono inquieto, l’interrogato diviene meno comunicativo o magari anche ostile. Nella fase d’apertura l’interrogante ha accettato questo meccanismo protettivo.

Ora, tuttavia, continua a battere su zone sensibili sinché non abbia determinato la posizione di ciascuna di esse e l’intensità delle difese. Se la resistenza è leggera, la semplice insistenza può abbatterla; e allora possono seguire domande dettagliate. Ma se la resistenza è forte, bisogna introdurre un nuovo argomento e riservare le domande dettagliate a una fase ulteriore.

Durante la fase di ricognizione due pericoli sono particolarmente possibili. Sino a questo punto, davanti a delle resistenze l’interrogante non ha insistito su una linea d’interrogatorio. Ora, tuttavia, egli insiste e il rapporto può essere danneggiato. Alcuni interrogati possono mettere sul personale questo cambiamento di linea e tendere a personalizzare il conflitto. L’interrogante deve resistere a questa tendenza. Se soccombe e s’impegna in una lotta tra abilità, può non poter compiere il suo lavoro. La seconda tentazione da evitare è l’inclinazione naturale a ricorrere in modo prematuro ad astuzie o a tecniche coercitive per sistemare subito la faccenda. Lo scopo fondamentale della ricognizione è determinare il grado di pressione che sarà necessario nella terza fase. L’interrogante dovrebbe tenere in serbo la sua potenza di fuoco fino a quando non sappia che cosa si trova davanti.



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